..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

Translate

lunedì 24 aprile 2017

Liberi da chi e da cosa?

Ci siamo quasi. Le alte cariche dello stato si stanno preparando per riempirsi le bocche in pompa magna con le parole resistenza e democrazia. TV e giornali a caratteri cubitali parleranno delle eroiche gesta dei tempi che furono, le alte cariche dello stato in doppio petto e tailleur si presenteranno alle varie cerimonie solenni organizzate in tutto il paese, mani dietro la schiena e capo chino per ricordare chi ha lottato per la libertà, pronunceranno belle parole, ci parleranno di democrazia e faranno sicuramente qualche riferimento alla costituzione,la migliore del mondo come è stato detto e ribadito più volte. Ma questa democrazia è forse mai esistita? Certo che si, è proprio quella che stiamo subendo da allora, in maniera più viscida e subdola, prima si chiamava fascismo e oggi si chiama democrazia, basti solo pensare a quelle persone che fino alla vigilia del 25 aprile indossavano la camicia nera e dal giorno dopo l’hanno riposta per indossare quella rossa, ma non solo, grazie all’amnistia di Palmiro Togliatti la quale riabilitò oltre cento prefetti su 115. Ma di quale libertà, di quale costituzione, ma di quale democrazia stiamo parlando. É proprio grazie a quella democrazia che il fascismo ha potuto proseguire sotto spoglie meschine e subdole, basta pensare che esistono ancora leggi in vigore risalenti agli anni 30 ed applicate nei confronti di chi cerca di resistere oggi, come le pene pecuniarie e detentive per chi pratica il dissenso, come i fogli di via, come i reati di devastazione e saccheggio, come l’adunata sediziosa e molti altri reati contestati a chi dissente da un regime autoritario che non ha niente a che vedere con la parola democrazia. Proprio una bella parola, ma come suona bene; come suonano altrettanto bene  uguaglianza e parità di diritti; quando queste vengono pronunciate il popolo si scioglie, va in brodo di giuggiole, ignaro del fatto che l’illusione della democrazia gli viene proposta continuamente per richiamarlo al voto e perpetuare questa situazione tragicomica all’infinito. Ripartiamo dalle scuole, è da li che lo stato inizia il suo processo di fascistizzazione.
25 aprile: liberi quindi da chi e da che cosa?