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sabato 18 febbraio 2017

Lo sgombero dell'Ateneo romano

Lo sgombero dell'Ateneo romano, effettuato ieri sera dalla polizia con pesanti cariche, chiarisce anche a tutta l'opinione pubblica, il vero significato del comizio di Lama e il perchè della contestazione nei suoi confronti di tutta la massa degli studenti occupanti. Il PCI ha tentato di mettersi un nuovo fiore all'occhiello nei confronti del potere, tentando esso, prima di lasciare mano libera alla polizia, di reprimere e soffocare il movimento di lotta.

LA CRONACA DEI FATTI
Questo è apparso chiaro fin dalle 7 di ieri mattina, quando circa 300 attivisti del servizio d'ordine del PCI hanno fatto il loro ingresso all'Università e si sono schierati in maniera tale da costringere con la forza gli studenti a passare dentro al corridoio obbligato che essi avevano determinato. Questo schieramento miliziano, che ben ci ricorda sistemi usati dai partiti antioperai al governo nei paesi dell'Est, si è incaricato inoltre di scorrazzare per tutto l'Ateneo insultando, provocando, aggredendo singoli studenti e piccoli gruppi di essi, inquisiti come "extraparlamentari". Quando è iniziato il comizio sindacale in questo clima di pesante intimidazione determinato dal PCI, gli studenti hanno gridato slogan che ironizzavano sulla politica dei sacrifici operai di cui Lama è paladino. Per tutta risposta il servizio d'ordine del PCI (che intanto aveva ingrossato la sua fila) ha cominciato a caricare gli studenti e le studentesse a colpi di spranga, con schiumogeni e con una fitta sassaiola a tiro radente (le ferite al volto e al capo di decine di studenti ne sono la prova inconfutabile). Ma non si sono limitati soltanto a questo e non hanno anzi risparmiato la mano pesante: uno studente occupante è stato gravemente accoltellato. Risultato finale: oltre 30 occupanti feriti in maniera grave o seria attualmente ricoverati al Policlinico.
LAMA DAI MICROFONI ANDAVA INTANTO RINCARANDO LA DOSE ED HA SUPERATO OGNI LIMITE DI PROVOCAZIONE CONTRO IL MOVIMENTO ARRINGANDOLO SPREZZANTEMENTE: "ma che cosa volete voi studenti, per cosa lottate, ancora non avete capito che la società è un numero chiuso, che la selezione è nella società e va accettata per quello che è...". A QUESTO PUNTO E DOPO TUTTE LE BESTIALITÀ SUBITE, IL MOVIMENTO NON NE HA POTUTO PIU', E CON MOTO SPONTANEO, ISTANTANEO, UNICO DI TUTTA LA MASSA DEGLI STUDENTI, HA POSTO FINE ALLE PROVOCAZIONI ORATORIE DI LAMA ED HA RICACCIATO FUORI DALLE MURE UNIVERSITARIE I SUOI PICCHIATORI.
È totalmente e consapevolmente falsa la vergognosa contrapposizione che la stampa e la RAI-TV stanno cercando di montare, parlando di aggressione contro i lavoratori da parte degli studenti. Nessuna contrapposizione di questo tipo c'è stata ieri, né un movimento rivoluzionario avrà mai interesse a crearlo. CONTRAPPORSI E CONTESTARE QUELLE CENTRALI POLITICHE E SINDACALI CHE DA TEMPO STANNO CONTRATTANDO CON I PADRONI LE CONDIZIONI POLITICHE E DI VITA DEI PROLETARI, E' UN DIRITTO CHE RIVENDICHIAMO ED INDICHIAMO A TUTTO IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO E DI MASSA. La realtà è invece che ieri i lavoratori e i Consigli di fabbrica sono stati fatti strumentalmente affluire all'Università per fare massa di manovra al PCI che voleva contrapporli ad un movimento di lotta che sta gettando tutto il suo peso a favore della classe operaia, contro il governo Andreotti e le sue misure repressive.
NUMEROSI DI QUESTI LAVORATORI E DELEGATI HANNO PRESO LA PAROLA DURANTE LA SUCCESSIVA ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI SUL PIAZZALE DELLA MINERVA, ED HANNO, ALCUNI, DURAMENTE CRITICATO, ALTRI, QUANTO MENO MESSO IN DUBBIO IL PESANTE OPERATO DEL PCI. PER QUESTO, QUALSIASI ALTRO TIPO DI STRUMENTALIZZAZIONE, COME EVENTUALI CONVOCAZIONI DI SCIOPERI, CHE A QUESTO PUNTO AVREBBERO UN ODIOSO CARATTERE FORCAIOLO NEI CONFRONTI DEL MOVIMENTO, VA NETTAMENTE BATTUTO E RESPINTO CON UN APPROFONDITO ED APERTO DIBATTITO TRA I LAVORATORI. GLI SCIOPERI CHE I LAVORATORI HANNO GIA' DA TEMPO CHIESTO DI VOLERE FARE SONO QUELLI CONTRO I PADRONI E PER SPAZZARE VIA IL GOVERNO ANDREOTTI, SOSTENUTO DALLE ASTENSIONI DI PCI E SINDACATO.
La mobilitazione di massa all'Università continua nonostante lo sgombero di ieri sera, che, con una logica precisa, chiude il cerchio repressivo che fin dalla mattina si voleva attuare con il comizio di Lama e che è stato ordinato dal rettore Ruberti, neoeletto con i voti del PCI.
Le organizzazioni sindacali e il PCI hanno ormai accettato il gioco delle istituzioni e sono il tramite attraverso cui fare accettare alla classe operaia la riduzione del costo del lavoro e la logica dei sacrifici. Essi sono responsabili, con il padronato, del tentativo di smantellare le conquiste operaie di questi anni in materia di ritmi, carichi di lavoro, turni, rigidità degli spostamenti, rifiuto del cottimo e degli straordinari, ecc. In questo modo il grande capitale ottiene un duplice obbiettivo:
a) attacca le due gambe su cui è marciato il salario operaio in questi anni: la scala mobile e la contrattazione aziendale
b) tenta di ricostruire i livelli di sfruttamento di prima dell'autunno caldo
OGGI PERO' LA COLLABORAZIONE DEL SINDACATO E DEL PCI ALLA POLITICA DI SFRUTTAMENTO DEI PADRONI HA FATTO UN SALTO IN AVANTI! Essi si sono fatti carico di smantellare il grosso movimento di studenti, di precari, di disoccupati, di giovani che occupano l'Università contro la riforma Malfatti, contro la DISOCCUPAZIONE manuale e intellettuale. GIOVEDI' 17 qualche centinaio di picchiatori del PCI e del Sindacato con la scusa del comizio di Lama all'Università hanno attaccato con spranghe, pietre ed estintori, le migliaia di studenti che si erano mobilitati. Respinti dagli studenti fuori dall'Università sono stati sostituiti dai picchiatori di Stato, cioè la POLIZIA. Infatti, la sera stessa la polizia ha attaccato in forze con i bulldozer gli studenti che occupavano l'Ateneo. La provocazione dei REVISIONISTI e della POLIZIA si è così conclusa. Ma il movimento ha dimostrato di essere forte e saprà far chiarezza e ributtare indietro POLIZIOTTI VECCHI E NUOVI.

ASSEMBLEA OCCUPANTE ATENEO
COORDINAMENTO AUTONOMO STUDENTI

Ateneo ROMA Cicl. in proprio 1977