..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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domenica 5 febbraio 2017

L'autogestione anarchica nello sciopero di Seattle del 6 febbraio 1919

Quando una comunità si muove per attuare una politica di autogestione, ci riesce sempre. Troppo numerosi sono gli esempi nella Storia per elencarli tutti. Questo ci fa capire che non è assolutamente vero che l'essere umano non sia in grado di autogovernarsi e che il potere debba necessariamente essere delegato a dei rappresentanti. Insomma non è vero che l'elezione del governo centrale rappresenti la sola strada possibile. Questo -semmai- è quello che vi fanno credere.
D'altra parte, anche il grande Colin Ward sosteneva che l'essere umano ha un'attitudine naturale alla collaborazione e alla libertà. Ma allora perché questi esempi di autogestione anarchica non si sono protratti nel tempo, sino a diventare dei modelli di vita sociale? Semplicemente perché queste autogestioni sono state represse violentemente dagli apparati militari dello Stato, il solo ad aver paura del popolo, degli anarchici, dell'autogestione, della libertà dell'individuo (ovvio, altrimenti lo Stato con tutti i suoi avidi e mafiosi rappresentanti non avrebbe neppure modo di esistere).
Allora valga come esempio quel che successe il 6 febbraio 1919 a Seattle (anno in cui Errico Malatesta scrisse il programma anarchico), quando tutti gli operai organizzarono uno sciopero generale di solidarietà (sciopero di solidarietà, merce rara oggi) con i lavoratori portuali (dockers) che erano da tempo in stato di agitazione a causa delle condizioni disumane in cui erano costretti a lavorare. Fu allora che gli operai e il popolo si organizzarono (non si divisero, come è successo per il ricatto Marchionne) e in un contesto di lotta e di assegnazione egualitaria delle mansioni, riuscirono a gestire e a controllare tutta la parte industriale della città. Non solo, senza più servi e padroni, seguendo una linea politica assolutamente anarchica, vennero costruite alcune mense per il popolo affamato e vessato, vi fu un'autogestione completa.
Questo modello così esemplare era pericoloso per lo Stato (abolito d'un colpo), quindi entrarono in scena -come sempre- le armi di Stato, l'esercito, la polizia. All'inizio ci fu un avviso da parte dello Stato, una minaccia molto dura e di morte, di fronte alla quale gli operai di Seattle non poterono far altro che cedere. Si sciolse l'autogestione e si riconsegnò la vita dei cittadini nelle mani dello Stato violento, il quale, tuttavia, nonostante la resa degli operai e il ripristino dell'ordine costituito, non fermò la sua violenza e molti sindacalisti vennero arrestati lo stesso (bello lo Stato, eh? Votate, gente, votate).
L'ideale anarchico non porta caos e violenza, come vi vogliono fare credere, e non è vero che l'anarchia non ha regole. E' tutto il contrario. Ma fin quando voi date credito a quel che viene divulgato dai media di Stato (libri di scuola compresi), fin quando voi avete paura di guardare dentro le vostre coscienze, fin quando voi voltate la faccia alla libertà, questi esempi di autogestione saranno solo favole, invenzioni. E la Storia stessa, per voi, sarà solo mitologia.
Onore e pace a tutti quelli che hanno concretamente lottato e sono morti per l'ideale anarchico, contro la violenza dello Stato. Se volete, adesso, guardatevi questo pezzetto di mitologia. Ci sono centauri e unicorni, satiri e fatine del bosco.

PS. Scioperare per volere un altro governo è triste e ridicolo al contempo.